13 aprile 2013

E allora non ci meritiamo un cazzo... buonanotte!

Fulgor Cairate - Or.Ma Masnago 4-3 (1-1)
Formazione: Cerizzi, Montalbetti, Guzzi, Vanacore M., Chiaravalli, Landi, Agostinis (D'Addante, Vanacore L., Molteni)
N.E. Gugliotta, Moretti
"Allenatore": Moruzzi

Marcatori: FUL, Vanacore L., FUL, FUL, FUL, Landi (r), Landi

L’incubo si sta rimaterializzando. Sembra veramente di rivivere quella nefasta e maledetta stagione 2009-2010 in cui dilapidammo punti su punti e venimmo giustamente puniti con la retrocessione. La differenza è che questa squadra è nettamente più forte di quella e le colpe (nostre) crescono giorno dopo giorno. Anche questa volta la chance era di quelle buone: battere la Fulgor, diretta concorrente, condannarla alla retrocessione e salvarci se non matematicamente quasi. Invece no. Sfoderiamo una delle peggior prestazioni della stagione (se la giocano quelle casalinghe con Somma e Olcellese) e regaliamo 3 punti che ora ci obbligano a farne contro squadre tostissime ed eventualmente a sperare che altri non ne facciano. Ha dell’incredibile.
Il Mister non cambia pressoché nulla dalla formazione del derby con Marco Ago che parte titolare e i soliti negli altri reparti. I nostri avversari devono cercare necessariamente la vittoria se vogliono sperare ancora nella salvezza e si presentano anche con qualche assenza importante e, com’era successo a noi all’andata, senza portiere di ruolo. Quale occasione migliore per fare i punti salvezza oggi?
Purtroppo i bianco-verdi già sin dalle prime battute sembrano sonnecchiare. Davanti non teniamo un pallone e, soprattutto, non riusciamo a costruire azioni da gioco palla a terra. Come spesso ci capita e ci è capitato in passato ci adeguiamo alla tipologia di partita che, su un campo del genere, prevede tanti lanci lunghi, tanto ping-pong e poco calcio. I nostri avversari calciano sempre non appena hanno un briciolo di spazio e, dai e dai, ovviamente passano in vantaggio con un bel tiro da incrociare di un centrocampista da fuori: 1-0. Ci sarebbe anche un rigore solare per loro se l’arbitro non sorvolasse su un’uscita a valanga del Cero che travolge l’attaccante in area. Ora cerchiamo di fare la partita mentre la Fulgor agisce di rimessa. Potremmo anche tranquillamente pareggiare ma ci mangiamo dei gol già fatti, soprattutto con Dodo che non inquadra la pur gigantesca porta di Cairate o che si fa respingere la conclusione dal bravo estremo difensore di casa improvvisato. Il Mister prova a mischiare le carte in tavola buttando nella mischia il Panda e Icio per Marco Ago e il Cap. Perveniamo al pareggio grazie proprio al Pandini che fa a sportellate col difensore e trafigge il portiere in uscita: 1-1. E’ il nostro unico buon momento e potremmo anche raddoppiare e sorpassare se non continuassimo ad essere imprecisi in fase di costruzione e conclusione. Finisce il tempo. Come per magìa nella ripresa ci sgonfiamo definitivamente. Non abbiamo né capo né coda e riusciamo a difendere male e ad attaccare peggio. La Fulgor, quasi senza produrre chissà quale sforzo, passa due volte: la prima su punizione fortunosa con palla che finisce fra i piedi dell’attaccante a 1 metro dal Cero, la seconda su angolo col possente difensore che anticipa tutti. 3-1. Non ce n’è. Il Mister le prova tutte rimettendo Marco Ago, il Cap e anche Max con gli uomini che ruotano. Niente. Le poche occasioni le sbagliamo o è bravo il portiere. Inevitabile beccare il 4-1 con Giorgio anticipato a metà (ci poteva stare il fallo ma nessuno c'era a coprirlo!!!) e il centrocampista che si invola e insacca. Tanto nervosismo e tanto sconforto. Produciamo una reazione gli ultimi 5-7 minuti che aumenta solo i rimpianti con gol di Dodo su rigore generoso per affossamento dello Ste e altro gol ancora di Dodo nel recupero. Manco un punticino portiamo a casa. Fischio finale e fondo del barile decisamente raschiato.
Pessimi. E’ dire poco. Senza un capo e una coda. Senza nerbo, senza orgoglio. Nervosi, timorosi e rassegnati alle prime difficoltà. Finita un’altra era? Lo scopriremo presto. Ci servono 2 gare da coltello fra i denti. Solo due vittorie possono darci la certezza di salvarci al 1000%. Io continuo a crederci perché questo non siamo noi. Non molliamo finchè non è finita! Forza ragazzi!!

SOLO OR.MA

Pier

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