5 aprile 2013

Buona partita? Sì... ma 0 punti

Sanmacarese - Or.Ma Masnago 4-2 (1-0)
Formazione: Cerizzi, Montalbetti, Guzzi, Vanacore M., Chiaravalli, Landi, Vanacore L. (D'Addante, Agostinis)
N.E. Gugliotta, Moretti, Puppin
All. Moruzzi

Marcatori: SANM, SANM, Guzzi, SANM, SANM, Vanacore L.
Ammoniti: D'Addante


Gli occhi della tigre. Determinati, concentrati, decisi. Appena arrivati (in ritardo come al solito) a Sanmacario si vede subito che la Sanmacarese ha quel qualcosa in più. Vedono la preda. La annusano, la sentono, non se la lasceranno scappare. La nostra sfortuna (e quest’anno ne stiamo avendo a vagonate) è quella di incontrarli nel momento peggiore. Cioè quando loro sono in questa situazione. Perché quando li becchi così sono i più forti di tutti. Hanno una voglia incredibile e l’obiettivo se lo vanno a prendere. Avremmo tanto ma tanto da imparare da loro. Perché nonostante alcuni di loro abbiano ben più dei nostri anni hanno una voglia di vincere che nemmeno un ragazzino.
Il Mister, trovato un minimo di equilibrio, si affida ancora ai magnifici 7 di Sesona per giocarsela su questo campo reso pesante e fangoso dalle solite piogge torrenziali: il dictat è il solito: aspettare e ripartire. La tattica difensivista dà i suoi frutti in fase di contenimento visto che i giallo-verdi, nonostante il pallino del gioco, non riescono a costruire azioni pulite grazie al grande lavoro in fase difensiva dei centrocampisti (Il Cap e Giorgino su tutti). Lo Ste e il Monta sono molto concentrati sul duo d’attacco, così la fase offensiva rimane sulle spalle del Panda con Dodo che corre come un ossesso cercando di fare entrambe le fasi. Ma, si sa, la coperta è corta e dove ti difendi bene fai fatica ad attaccare. Sembra la partita di Sesona con la differenza che qui la Sanmacarese appena recupera palla verticalizza immediatamente e in uno-due passaggi è già in area mentre là, fortunatamente, erano lenti e macchinosi a riorganizzare l’azione. Difatti, come da mia malaugurante (mannaggia a me!) premonizione, l’unico modo per beccare gol è sbagliare ad uscire facendoci trovare scoperti in ripartenza: detto-fatto con rimessa laterale battuta male e il bravo n°10 che glaciale fa un dribbling e da dentro l’area fredda il Cero di piattone: 1-0. Peccato ma siamo abbondantemente in gara. Qui si vede un po’ di coraggio e, come se ci fossimo ricordati della bella squadra che eravamo e che in realtà siamo ancora, alziamo un po’ il baricentro e ce la giochiamo. Due belle occasioni, una con un tiro da fuori del Panda e una con un guizzo di Dodo che defilato ma a tu per tu col portiere alza troppo il mirino e spara alto. Loro sfiorano il raddoppio con uno stacco imperioso di Colombo che coglie la traversa e con un missile da casa sua del bravo difensore che trova il Cero prontissimo a mettere in angolo. Finisce il tempo. Nella ripresa partiamo carichi e determinati consapevoli che basta poco per poterci credere: difatti dopo pochi minuti è il Cap ad avere la palla buona del pari, sempre defilato, ma la sua intelligente puntatina si spegne di un niente sul fondo. Come spesso capita (e, ripeto, quest’anno per noi è un leit motiv) nel nostro momento migliore becchiamo gol: e lo prendiamo come di solito lo facciamo. Rimessa (o angolo) battuto in frettta, Giorgio in ritardo sulla marcatura, il 10 che astutamente si libera e colpisce. Palo, sfiga e contro sfiga, la palla torna lemme lemme sui piedi del Millenario Testa che ringrazia e fa 2-0. Gambe tagliate? Poteva essere ma reagiamo e troviamo il 2-1 frutto di una punizione che uno scaltro Giorgino batte trovando il Cap libero in area che di piattone calcia, trova la deviazione fortuita (ma guarda che caso!) dello Ste e il gol. Siamo carichissimi. Ma la partita finisce 10 secondi dopo. Calcio d’inizio, Dodo e il Panda vanno subito in pressing, loro allargano sul n°3 Ale Cattaneo che da sinistra (era solo, in mancanza di Dodo a metà) aggiusta la mira, prepara il lancio e spara un missile che, naturalmente deviato all’ultimo dal disperato recupero del nostro biondo, si insacca imparabile alla sinistra dell’ottimo Cero di stasera: 3-1. Qui si che ci sentiamo tremare le ginocchia. Il Mister toglie Dodo e mette Marco Ago davanti (Icio era già entrato nel primo tempo col Panda che ora siede in panca). Il nostro puntero lotta coi mulini a vento ma non riusciamo più a uscire dal guscio. Sanmacario ormai è in controllo e arriva anche il 4-1 sempre col bravo n°10 in azione personale. Ancora il Mister riprova a mettere Dodo in campo al posto di Icio ma ormai la gara non ha più niente da dire. C’è solo spazio per il pessimo siparietto del time-out chiamato al 2’ di recupero da noi, per il gol del 4-2 sempre nato da punizione del Panda e poi ci andiamo a fare una bella doccetta prima della pizza.
Contando che posterò questo articolo a campionato finito, io dico che la Sanmacarese vincerà il torneo. Ripeto, abbiamo solo da imparare da una squadra del genere. Sono l’esempio di come va interpretato il calcio a 7 e di come non si debba mai mollare. Noi non abbiamo disputato una partita malvagia ma siamo stati puniti al minimo errore, anche se non ne abbiamo, a mio avviso, commessi di eclatanti. Di certo non è da qui che passava la salvezza anche se saremmo stati capaci anche di fare punti. Poco male. Concentriamoci ora sulle 5 finali che ci aspettano da qui al termine: una più difficile dell’altra. Non molliamo!!! Forza ragazzi!

SOLO OR.MA

Pier

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