Olcellese - Or.Ma Masnago 6-2 (3-2)
Formazione: Cerizzi, Croci, Montalbetti, Moretti, Vanacore M., Landi, Agostinis (Molteni, Vanacore L.)
N.E. Chiaravalli, Gugliotta, Puppin
All. Moruzzi
Marcatori: Agostinis, Landi, OLC, OLC, OLC, OLC, OLC, OLC
Ammoniti: Moretti e 5 giocatori Olcellese
Svanito, infranto. Nemmeno il tempo di poterci veramente credere che siamo bruscamente tornati alla realtà. Eppure i presagi sembravano essere buoni: come per magia quelle davanti avevano rallentato. Eravamo in corsa, di poco naturalmente, appesi ad un filo, ma in corsa. Carichi. Ci si credeva. Ma la realtà ci è piombata addosso come le 6 pere prese in questo sperduto paese dell’alto milanese. Quello che poteva essere non è stato. Il cosiddetto miracolo sportivo non avverrà. Ma l’orgoglio di averci potuto credere anche solo per un attimo rimane. Complimenti a noi per il cuore che non manca mai, e all’Olcellese squadra totalmente trasformata rispetto alla gara di andata che ci ha dato una bella lezione di corsa, grinta e voglia di vincere.
Il Mister, per infortuni squalifiche e scelte tecniche, mischia le carte in tavola: dentro il Cero fra i pali (Frenci non al meglio), fuori “papà” Ste per squalifica da raptus, dentro “stai a casa” Marchino in mezzo, col Cap che scala in un inedito ruolo di esterno. Panda Giorgio Max e Pier in panca col Puppo che torna in divisa da calciatore. La prima considerazione è sul campo: molto molto irregolare e con porte gigantesche e, come se non bastasse, forse preoccupati di un esposto all’Uefa stile Barcellona, i padroni di casa bagnano il fondo rendendolo ancora più insidioso. Si intuisce già da subito che sarà una battaglia. Eppure i primi dieci minuti si mette meglio che meglio non si può: manco il tempo di partire che il Bomber (versione deluxe come nelle ultime due uscite) sfrutta lo scivolone da bagnato del loro stopper e trafigge il portiere con freddezza: 0-1. Ancora Or.Ma quando lo stesso Bomber serve millimetricamente Dodo sulla corsa che, come suo solito, brucia tutti e incrocia perfettamente sul secondo palo: 0-2. Siamo padroni del campo e loro sono tramortiti. Quale modo migliore per metterla sui binari bianco-verdi? Nel silenzio generale, però, si sentono le tonanti parole del Monta che già sa: “Occhio che è lunga”. Purtroppo per tutti è peggio di quello che si pensa. Il time-out Or.Ma (sul 2-0 per noi) spezza la nostra inerzia. I bianco-verdi scompaiono e l’Olcellese, trascinata dal bravissimo capitano, ribalta tutto in 5 minuti. Lo stesso 8 bianco-blu incrocia in spaccata ingannando Benni e Cero per il 1-2. Il gol cambia tutto. Loro si riversano in avanti. Noi facciamo acqua da tutte le parti. Marchino si trova infilato da destra (Il Cap è fuori ruolo), da sinistra (Dodo fa la punta) e dal centro (l’8 è una scheggia). Così facendo siamo perennemente sbilanciati, non equilibrati, esattamente l’unica cosa da evitare in una gara del genere dove, per giunta, ti trovi avanti di due reti. Prendere 3 gol in contropiede è lapalissiano. Il pareggio è frutto di un bell’1-2 al limite (buco centrale difensivo e mancata copertura da metà) con l’8 che fulmina il Cero. Il 3-2 è la fotocopia del primo gol e stavolta il Cero poteva fare moooolto di più. Ci ritroviamo sotto. Cerchiamo di reagire ma non siamo messi bene in campo e, soprattutto, non rispettiamo le consegne. Il loro furore agonistico si trasforma da gol fatti a falli insistiti. Bruttissimo quello subito dal Cap lanciato sulla fascia. Il cartellino poteva tranquillamente assumere un colore diverso. Guadagniamo qualche punizione ma né Dodo né il Cap inquadrano mai la porta nonostante le dimensioni. Prima del riposo ci creiamo un ottima occasione per pareggiare ma il tiro in precarie condizioni di equilibrio del Cap a portiere fuori dai pali va di un soffio alto. Abbiamo un tempo per ribaltare. Tutto ancora è aperto. Ciò nonostante la ripresa dell’Or.Ma è inguardabile. Prendiamo quasi subito il 4-2 con un eurogol del 14 che a giro la mette sul palo lontano. E, inspiegabilmente, è come se smettessimo di crederci. Ma, io dico, come loro hanno ribaltato in 5 minuti perché noi non possiamo? Esce Marchino ed entra “scialuppa di salvataggio” Max. Loro controllano bene la gara. Quando sono in difficoltà fanno fallo (5 ammoniti ho contato alla fine, e non è da tutti i giorni nel calcio a 7), quando ripartono lo fanno sempre molto velocemente coi due funamboli n°8 e n°11 che ci creano più di un grattacapo. Come da copione quando siamo in difficoltà, Dodo si intestardisce in azioni personali e il Bomber si innervosisce. Il risultato è un niente di fatto in avanti con azioni potenzialmente pericolose mal sfruttate. Il 5-2 dell’11 decreta la fine del contest. Entra il Panda a metàcampo per Marco (secondo gemello nella stessa partita fuori ruolo…), rientra lo stesso Bomber per il Monta per provare il tutto per tutto. Ma non è proprio serata. 6-2 in contropiede, frustrazione, delusione e consapevolezza che l’Or.Ma è ben altra cosa. Cacchio se è ben altra cosa!!
Finiscono così i sogni di gloria. Come spesso ci è capitato, ce la tiriamo da soli. Manco il tempo di pensarci (non dico di parlarne) e bam, 6 pere orecchie basse e basso profilo. Meglio così (??). Almeno capiamo che dovremo mangiare ancora tanti spinaci (per non dire merda) prima di poter anche solo puntare ad altri più prestigiosi obiettivi. Dovremo saper essere più squadra, saper leggere le partite, i momenti sì e no dei giocatori, i diversi momenti dell’anno. Dovremo capire quando affondare e quando no. Per il resto, rimango fermamente convinto che di squadre superiori a noi quest’anno non ce ne siano molte (per non dire solo una). Arriveremo comunque quarti, quinti, sesti. Avremo comunque fatto il miglior campionato di sempre. Dovremo comunque essere fieri di noi stessi. Quindi guardiamo avanti fiduciosi, mettiamo tutto quello che abbiamo nelle ultime cinque partite e poi potremo, finalmente, concentrarci sul vero obiettivo stagionale: Dumenza!!!
Forza ragazzi! Fino alla fine!
SOLO OR.MA
Il Vostro Presidente del Club “Fabio Resta con Noi, cazzo!!!”” Pier
Formazione: Cerizzi, Croci, Montalbetti, Moretti, Vanacore M., Landi, Agostinis (Molteni, Vanacore L.)
N.E. Chiaravalli, Gugliotta, Puppin
All. Moruzzi
Marcatori: Agostinis, Landi, OLC, OLC, OLC, OLC, OLC, OLC
Ammoniti: Moretti e 5 giocatori Olcellese
Svanito, infranto. Nemmeno il tempo di poterci veramente credere che siamo bruscamente tornati alla realtà. Eppure i presagi sembravano essere buoni: come per magia quelle davanti avevano rallentato. Eravamo in corsa, di poco naturalmente, appesi ad un filo, ma in corsa. Carichi. Ci si credeva. Ma la realtà ci è piombata addosso come le 6 pere prese in questo sperduto paese dell’alto milanese. Quello che poteva essere non è stato. Il cosiddetto miracolo sportivo non avverrà. Ma l’orgoglio di averci potuto credere anche solo per un attimo rimane. Complimenti a noi per il cuore che non manca mai, e all’Olcellese squadra totalmente trasformata rispetto alla gara di andata che ci ha dato una bella lezione di corsa, grinta e voglia di vincere.
Il Mister, per infortuni squalifiche e scelte tecniche, mischia le carte in tavola: dentro il Cero fra i pali (Frenci non al meglio), fuori “papà” Ste per squalifica da raptus, dentro “stai a casa” Marchino in mezzo, col Cap che scala in un inedito ruolo di esterno. Panda Giorgio Max e Pier in panca col Puppo che torna in divisa da calciatore. La prima considerazione è sul campo: molto molto irregolare e con porte gigantesche e, come se non bastasse, forse preoccupati di un esposto all’Uefa stile Barcellona, i padroni di casa bagnano il fondo rendendolo ancora più insidioso. Si intuisce già da subito che sarà una battaglia. Eppure i primi dieci minuti si mette meglio che meglio non si può: manco il tempo di partire che il Bomber (versione deluxe come nelle ultime due uscite) sfrutta lo scivolone da bagnato del loro stopper e trafigge il portiere con freddezza: 0-1. Ancora Or.Ma quando lo stesso Bomber serve millimetricamente Dodo sulla corsa che, come suo solito, brucia tutti e incrocia perfettamente sul secondo palo: 0-2. Siamo padroni del campo e loro sono tramortiti. Quale modo migliore per metterla sui binari bianco-verdi? Nel silenzio generale, però, si sentono le tonanti parole del Monta che già sa: “Occhio che è lunga”. Purtroppo per tutti è peggio di quello che si pensa. Il time-out Or.Ma (sul 2-0 per noi) spezza la nostra inerzia. I bianco-verdi scompaiono e l’Olcellese, trascinata dal bravissimo capitano, ribalta tutto in 5 minuti. Lo stesso 8 bianco-blu incrocia in spaccata ingannando Benni e Cero per il 1-2. Il gol cambia tutto. Loro si riversano in avanti. Noi facciamo acqua da tutte le parti. Marchino si trova infilato da destra (Il Cap è fuori ruolo), da sinistra (Dodo fa la punta) e dal centro (l’8 è una scheggia). Così facendo siamo perennemente sbilanciati, non equilibrati, esattamente l’unica cosa da evitare in una gara del genere dove, per giunta, ti trovi avanti di due reti. Prendere 3 gol in contropiede è lapalissiano. Il pareggio è frutto di un bell’1-2 al limite (buco centrale difensivo e mancata copertura da metà) con l’8 che fulmina il Cero. Il 3-2 è la fotocopia del primo gol e stavolta il Cero poteva fare moooolto di più. Ci ritroviamo sotto. Cerchiamo di reagire ma non siamo messi bene in campo e, soprattutto, non rispettiamo le consegne. Il loro furore agonistico si trasforma da gol fatti a falli insistiti. Bruttissimo quello subito dal Cap lanciato sulla fascia. Il cartellino poteva tranquillamente assumere un colore diverso. Guadagniamo qualche punizione ma né Dodo né il Cap inquadrano mai la porta nonostante le dimensioni. Prima del riposo ci creiamo un ottima occasione per pareggiare ma il tiro in precarie condizioni di equilibrio del Cap a portiere fuori dai pali va di un soffio alto. Abbiamo un tempo per ribaltare. Tutto ancora è aperto. Ciò nonostante la ripresa dell’Or.Ma è inguardabile. Prendiamo quasi subito il 4-2 con un eurogol del 14 che a giro la mette sul palo lontano. E, inspiegabilmente, è come se smettessimo di crederci. Ma, io dico, come loro hanno ribaltato in 5 minuti perché noi non possiamo? Esce Marchino ed entra “scialuppa di salvataggio” Max. Loro controllano bene la gara. Quando sono in difficoltà fanno fallo (5 ammoniti ho contato alla fine, e non è da tutti i giorni nel calcio a 7), quando ripartono lo fanno sempre molto velocemente coi due funamboli n°8 e n°11 che ci creano più di un grattacapo. Come da copione quando siamo in difficoltà, Dodo si intestardisce in azioni personali e il Bomber si innervosisce. Il risultato è un niente di fatto in avanti con azioni potenzialmente pericolose mal sfruttate. Il 5-2 dell’11 decreta la fine del contest. Entra il Panda a metàcampo per Marco (secondo gemello nella stessa partita fuori ruolo…), rientra lo stesso Bomber per il Monta per provare il tutto per tutto. Ma non è proprio serata. 6-2 in contropiede, frustrazione, delusione e consapevolezza che l’Or.Ma è ben altra cosa. Cacchio se è ben altra cosa!!
Finiscono così i sogni di gloria. Come spesso ci è capitato, ce la tiriamo da soli. Manco il tempo di pensarci (non dico di parlarne) e bam, 6 pere orecchie basse e basso profilo. Meglio così (??). Almeno capiamo che dovremo mangiare ancora tanti spinaci (per non dire merda) prima di poter anche solo puntare ad altri più prestigiosi obiettivi. Dovremo saper essere più squadra, saper leggere le partite, i momenti sì e no dei giocatori, i diversi momenti dell’anno. Dovremo capire quando affondare e quando no. Per il resto, rimango fermamente convinto che di squadre superiori a noi quest’anno non ce ne siano molte (per non dire solo una). Arriveremo comunque quarti, quinti, sesti. Avremo comunque fatto il miglior campionato di sempre. Dovremo comunque essere fieri di noi stessi. Quindi guardiamo avanti fiduciosi, mettiamo tutto quello che abbiamo nelle ultime cinque partite e poi potremo, finalmente, concentrarci sul vero obiettivo stagionale: Dumenza!!!
Forza ragazzi! Fino alla fine!
SOLO OR.MA
Il Vostro Presidente del Club “Fabio Resta con Noi, cazzo!!!”” Pier
Ecco le pagelle del Gitano
2 commenti:
giorgio zero minuti, scandalo!!!
..trainspotting..
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